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ELEZIONI IN BRASILE: LA MIA SCELTA

02 outubro, 2014


In Brasile, il cinque ottobre sarà il giorno delle elezioni presidenziali.  Noi – che soffriamo con 
l´ingiusta manipolazione della ricchezza nel mondo ed anche da noi -  siamo convocati a dare appoggio al programma di governanza già in processo, il quale potrà tornarsi più ampio e più giusto in una nazione così complessa com´è il Brasile, che segue – al costo di innumerevole negozziazioni politiche nel Congresso Nazionale – in ricerca della piena garanzie di sicurezza per la vita dei più poveri.

Artisti e intelettuali brasiliani hanno fermato un manifeto, nel 15 settembre scorso, detto: “La Primavera dei Diritti di Tutti: guadagnare per avanzare” del quale riporto una felice affermazione:



“Il Brasile ha bisogno, sì, di cambiamenti, come le manifestazioni pubbliche dell´anno scorso hanno rivelato. Ha bisogno, senza dubbio, di riformulare le sue politiche di sicurezza pubblica e di mobilità urbana. Ha bisogno di approffondire le trasformazioni nella educazione e nella salute pubblica, e nell´agricoltura, consolidando con audacia le politiche  culturali, ecologiche,  scientifiche e tecnologiche,  combattendo senza tregua tutte le discriminazioni. Il Brasile ha bisogno, con urgenza,  di una riforma politica. Però ha bisogno di cambiare avanzando e non andando indietro.  Bisogna rafforzare e non indebolire la lotta contro le disiguaglianze. La via iniziata da Lula e continuata da Dilma è quella della primavera di tutti i brasiliani. Per questo diamo il  nostro appoggio a Dilma Russeff” (i)

Le azioni di governo del Partito dei Lavoratori negli ultimi dodici anni possono aiutarci a riflettere sugli avanzi sociali promossi:  

- Acesso all´abitazione popolare;
- Ampliazione dell´attenzione basica alla salute in tutto il paese;
- Costruzione di asili per i bambini di 0 a 4 anni;
- Alfabetizzazione dei bambini fino ai sei anni;
- Ampliazione e qualificazione di Scuole Tecniche per l´apprendistato dei giovani che si preparono al lavoro;
- Acesso a tutti i corsi universitari;
- Inclusione dei lavoratori domestici con la maggior parte dei diritti di tutti gli altri lavoratori;
- Impegno di investire in educazione la maggior parte dei ricorsi ottenuti con l´esplorazione dello strato del pre-sale.


Una delle questioni sopra interessano più diretamente le classi media e l´alta: si tratta della proposta di emendamento costituzionale degli impiegati domestici (autisti, infermieri, cuochi, cameriere e bambinaie). La Proposta di Ementa Costituzionale (PEC) è stata presentata dalla Presidente della Reppublica proponendo alzare questi impiegati allo stesso nivello degli altri lavoratori, inclusive con diritti al Fondo di Garanzia per Tempo di Servizio (FGTS).


Intanto tale conquiste non sono appoggiate dai senatori e deputati che rappresentono quelli che continuano a sentirsi  bene nel convivere con le tristi consequenze delle desiguaglianze sociali. Così, c´è ancora da attendere la regolamentazione del FGTS. Intanto, il governo ha fato un nuovo passo favorevole a tutti gli impiegati con l´aumento annuale programmato del salario basico dei lavoratori.


Ci sono quelli che pensano, per esempio, che le donne che ricevono la “Bolsa Famiglia” – un programma federale che offre un incentivo mensile alle famigliedi estrema povertà “che hanno un reddito per capita di circa  R$ 77,00 al mese” e famiglie in situazione di povertà “con reddito mensile dai R$ 77,01 a R$154,00 al mese, e che siano composte di donne incinte, madri nel periodo di allatamento,  bambini o adolecenti fra O e 17 anni”. 



 L´obbiettivo del programma è combattere la fame e promuovere la sicurezza alimentare e nutrizionale; combbatere la povertà e altre forme di privazione delle familia; prommuovere l´acesso alla rete dei servizi pubblici, specialmente della salute, dell´educazione, della sicurezza alimentare e della assistenza sociale; e creare delle possibilità di emancipazione sostenuta dei gruppi famigliari e dello sviluppo locale dei territori. (ii)


Questa è una presentazione succinta del programma, per dimostrare il quanto si stà lontani di percepire la realtà della povertà in Brasile  – i commenti che alcuni fano sono che il programma “fa la gente diventare pigra”,  e non vogliono più lavorare... Anche se sia evidente la necessità di vigilanza pubblica  – utilizzandosi dei mezzi di controllo della frequenza dei bambini alla scuola  – anche perchè non ci siano ingiustizie e male utilizzazione del programma, come sucede in alcuni municipi,  perchè il controllo della distribuzione del beneficio della “Borsa Famiglia” si trova 

nell´ambito del governo municipale.


Qui si potrebbe ricordare le sovenzione  ricevute dai deputati e senatori – ottenuti da loro stessi,  poveretti – per “aiutarli” nel pagamento delle sue abitazioni, dei suoi viaggi, delle spese con la posta ed anche dell´obbligo di uso della  giacca...  Così, su queste vie s´introduccono la ingiusta distribuzione del reddito e la malevola comprensione  dei diritti dei poveri che “non si sono sforzzati come noi”. 

La presidente Dilma ha preservato la sua visione di giustizia sociale con l´applicazione dei ricorsi venuti dal pre-sale: “Bisogna paggare bene ai professori e dobbiamo usare i soldi non solo pagando ai professori, ma facendo scuole di due turni, con laboratori e attrezzature. Il Brasile è un paese ricco per la qualità del suo popolo e perchè abbiamo del petrolio. Questa ricchezza finita dev´essere trasformata in una ricchezza che non finisce per il Brasile, che è quella della educazione”. (iii)

Io, personalmente, come molti altri, voglio che il mio voto concorra alla concretizzazione di nuovi cambiamenti, specialmente con azioni efficace per i popoli indigeni , per la riforma agraria, per la qualità dell´educazione  e la qualificazione dei servizi nell´attenzione basica alla salute. Sappiamo bene che questi cambiamenti hanno bisogno di approvazione al Congresso Nazionale e dippendono di azioni effettive dei governi provinciali e municipali. Ma sono certa che siamo sulla  buona via: grande parte delle azione politiche realizzate da Dilma Rousseff  sono state orientate alla promozione dello sviluppo e della autonomia degli impoveriti.  É per tutto questo che anch´io ho scelto votare per un´altro periodo di governo repubblicano della presidente Dilma Rousseff.

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(i)      Manifesto pubblicato in: www.redebrasilatual.com.br/eleições 2014

(iii)     www.ebc.com.br       

Crediti immagini:

1. Tre candidati alla presendenza in Brasile: www.facebook.com/siteDilmaRousseff/photo 
2.
Dilma in campagna con delle donne - www.facebook.com/siteDilmaRousseff/photo
3. Dilma in raduno con il Consiglio Politico della Presidenza - Foto di Valter Campanato/Agência Brasil/2013
4. Dilma all´ONU - settembre 2014 - www.facebook.com/SiteDilmaRousseff/photos.

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