![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOtsdsgrI99kEZ6oN-Iqc2Ym7QbUJ8N_nfdn7aW-3-cMVMGWj3bo4dq1wV-tk-HE0jHH7sFJzuKvvJOBz5rLV58D1bJbwKsbStk4XcvN9ibxvVvFAsBVYzpouXigdA_oI4mKePhbtRWaU/s320/IL+GIARDINIERE+DELL%2527ANIMA+-+CLARISSA+PINKILAS+EST%25C3%2589S.jpg)
Clarissa è una antropologa e psicanalista americana, di orgine messicana, riconosciuta specialmente per il suo libro di grande sucesso, tradotto in diversi idiomi: "Donne che corrono come lupi". É anche una grande contatrice di storia, come si presenta quando ha scritto il suo libro: Il Giardiniere dell'Anima.
Lì c'è la storia dello Zio Zavar e quella di un abete, in tempo di Natale.
...”C´era
un giovane abete che, sebbene fosse piccolo di statura, era grande di spirito.
Viveva nella profondità di una foresta, circondato di alberi molto più grandi... Ogni inverno l´abete desiderava
che lo portassero ad abbellire una casa in tempo di Natale, come molti altri ci andavano. E l´abete ci
sognava su.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji6ch3_BHJSB38uLzCvZ736aSrCosyLa-mEIkzneqNIpN7T2D32i5wuwlVvxlVfXPoViuajCgss6FQXRJ5Y39t2H_-WY16UcEMkjwTpPuwYXIVcaq_ONUXF5sOVGmQBuNubx95tZ5VRmr8/s1600/Tren%C3%B3+e+neve16054417.jpg)
Un giorno ha sentito dire da una famiglia che
passava:
– “Oh, guardate come sono
vigorosi i suoi rami”... “Com’è verde e fresco quest´albero”.
Così, al calar della notte, una slitta con la
famiglia sopra e l´albero sul traino dietro, si fermò davanti a una casetta
coperta di neve. Un vecchio e una vecchia uscirono nella neve e si avvicinarono
al traino esclamando: - “Ma che bello, che bello, quell´albero,
così alto e così frondoso. Proprio dellla misura giusta. Davvero perfetto”.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu5fzd923KSvNL9waIZBBwJwwB1_uhFYw7YXWdxVwlL5EngDseJ3bAOcunfmjhQsmA4-gENowBLILba9XDvypbbrSPqt9JMrovCTkUA5RKdDSpYG7FlDQQyZD0rtSUfzDE_xpYmYcFoNJ0/s400/iMAN+mALEKI.jpg)
– “Oh, pensò l´abete, com´è bello essere
acolti così bene”. E quando
spensero le lanterne, l´ abete che amava la profondità e l´oscurità della
foresta cominciò ad amare anche l´oscurità della casa. Sebbene fosse abituato a
contemplare tutto il cielo noturno pieno di stelle – e ora ne potesse vedere soltanto un lembo
attraverso un vetro della finestra – c´era una stella che brillava più
delle altre. E vedendola l´abete sentì che molte altre cose belle sarebbero
accadute. [i]
Così può succedere ad ognuno di noi... Ogni giorno ci accorgiamo come e quanto sia grande
la nostra sensibilità. Eppure quasi sempre non si tratta di cambiare il nostro
mondo intorno, il posto dove abitiamo ne il cielo a cui siamo abituati a
contemplare... A noi ci basta una semplice parola, una intonazione diversa di
voce diversa, uno sguardo che ci dimostre che l´altro non ci abbia capito come
speravamo. E scivoliamo sui malintesi di tutte le intonazione; e si resta
male anche quando l´altro non ha l´intenzione di colpire la
nostra sensibilità.
Non si capice che i fatti non furono intenzionali;
e i sentimenti cambiano a dipendere se uno sveglia con lo sguardo oscuro, senza
accogersi se cade la nebbia oppure sppacca il sole... E non si è capace di intravedere
una bella stella dala finestra – come fece l´abete quando lo hanno tolto dal
campo per rimanere nell´oscurità di una casa – lui “che era abituato a
contemplare tutto il cielo noturno pieno di stelle”.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguvY5QDfngn0YICgkIGo6BV0PrlJRRfW5rZuWRlU8WDIzLalQxY1TCp3nByEGqjFrIRMqFi1QbW0W_9BjBlnlIsfoFDNP61KLYqkTnz7xzGdvo0gjKtl5WPJkHkFj8hx8qmtLTp6IOG0QL/s1600/fINESTRA+-+iMAN+mALEKI.jpg)
La storia raconta come piaceva all´abete
vivere tra gli altri alberi del campo. E dice come lui è rimasto felice di lasciare il campo e andare
ad abbellire la casa. Ma dopo le festività in famiglia è arrivato il momento di
metterlo sul pianerottolo più alto... E stando lì l´albero si domandò:
– “Che
cos´è tutta questa oscurità?”.
Il sapiente Zio Zovár – che racconta questa storia alla scrittrice Clarissa Pinkola Estés – sospirò, il mozzicone del sigaro tra quei suoi denti anneriti.
– “Ah”, disse, “qui siamo nella storia di questa piccola esistenza, nel punto in cui l´unico cambiamento sicuro è che un cambiamento ci sarà. Capisce che cosa intendo dire?” (...).
Il sapiente Zio Zovár – che racconta questa storia alla scrittrice Clarissa Pinkola Estés – sospirò, il mozzicone del sigaro tra quei suoi denti anneriti.
– “Ah”, disse, “qui siamo nella storia di questa piccola esistenza, nel punto in cui l´unico cambiamento sicuro è che un cambiamento ci sarà. Capisce che cosa intendo dire?” (...).
“Allora
rammentai. Dissi, abbassando la voce: ”Significa, caro Zio, che anche se pensiamo
di seguire la mappa giusta...”
Lo zio abbozzò un sorriso.
“... Se
Dio d´improvviso decide di sollevare la strada...
E mette
altrove e la strada e noi?”
... “Ahimè!" Pensò l´albero...
– “Che cos´ho fatto per essere abbandonato in
un posto tanto freddo e solitário?” [ii]
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDiIqTaQjwjK-WnrvpXnm6Vtk-ciImfnw2SrZxiRw4pe2IoN6iUUpNhodxl0lpTr5sw1aovFvjhIeIFkp1LPE1JDl9HWD9IckhV21NMyTMhDK5QcBv8VEyqC_nq2OZmRDYZmENP1fMtK06/s1600/canstockphoto4505531.jpg)
Alla fine l´abete finisce la sua storia consumato
come legno nel camino e di seguito divenuto cenere sparse sul campo che amava
tanto. É stato quando l´abete sospirò:
– “Ah,
di tutte queste ascese e cadute e nuove ascese, è l´amore della vita nuova, e
l´amore di questa soltanto, che dura e dura. Ora sono ovunque.
Non finisce qui la singelezza di questa storia
che ci invita a rifflettere sulla vita in profondità e sulla nostra adesione,di cuore, a quello che la vita ci richiede. Su questo, scrive Thomas Moore:
è una storia che “nasce da antichi
riti famigliari e riconosce che l´anima non è perduta, ma è stata in qualche
modo adormentata...". Una storia che, "in totale sintonia con
la sofferenza della nostra società, scuote l´immaginazione sopita e risveglia
l´anima”.[iv]
Così vi invito a conoscerla più a fondo e che possiate
raccontarla a molti altri. Perchè, nella sua aparente semplicità ci parla delle
cose più profonde della vita.
______________________________________________
[i] Clarissa Pinkola Estés. In: Il Giardiniere dell´Anima. 1996. Edizione Frassinelli. p.52-60
[ii] Idem, p. 68/69
[iii] Idem. p. 77
[iv] In: Il Giardiniere dell´Anima.
copertina
Crediti immagine:
1. Copertina libro - foto.
2. www.canstockprhoto.com.br
3 e 4 - www.imanmaleki.com - Galleria del pittore indiano contemporaneo: Iaman Maleki.
5. www.canstockphoto.com.br
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